Tre progetti a confronto con l'architettura iconica

Quale approccio usare nel gesto progettuale che si mette a confronto con un’architettura di grande personalità, iconica, diventata parte integrante dell’immaginario collettivo?
Tre progetti, tre approcci, uno sguardo all’esistente.Sperimentare con audacia: il Camerino del Primo Attore al Teatro degli Arcimboldi
Un approccio coraggioso, quello che caratterizza l’intervento dello studio Calvi Ceschia Viganò Architetti Associati all’interno di Teatro degli Arcimboldi, icona dell’architettura milanese contemporanea a firma dell’architetto Vittorio Gregotti.
Il camerino per il primo attore, raccontato nelle conversazioni di Isplora Play Riflessi d’architettura, è uno spazio intimo e accogliente di grande personalità, che trova nel contrasto cromatico e compositivo la sua natura. La linea curva, che si delinea nello spazio a pianta semicircolare, è continuamente negata e riconfermata dagli oggetti che popolano l’ambiente, mentre una palette di colori e materiali che spazia dal verde bosco all’arancio pieno, dal legno al tessuto in lana, conferisce allo spazio calore e carattere, creando un netto contrasto con l’architettura rigorosa del complesso.
Procedere con riguardo: la nuova vita delle Case del Villaggio Olimpico di Roma
L’architetta Camilla Thermes opera all’interno di due iconici edifici del Villaggio Olimpico, a Roma, con un approccio di estremo riguardo verso le scelte progettuali dai grandi maestri del ‘900: Casa dell’Architetta e Casa B-Star, raccontati dalla stessa progettista in Interni da abitare, sono interventi delicati e minimali, caratterizzati da un’attenzione per il dettaglio quasi maniacale. L’uso del legno e dei colori tenui, la realizzazione su misura dei pezzi d’arredo, il riutilizzo in chiave contemporanea di alcuni elementi appartenenti al progetto originario degli anni ’60: tutto concorre a dare forma a uno spazio in cui il contributo dell’architetta convive in armonia con il progetto originario, l’uno senza annullare l’altro.
Atterrare nella contemporaneità: il restauro dell’Autogrill 1958 di Lainate
Contemporaneo, nel suo significato di qualcosa che accade o vive nello stesso tempo, è l’aggettivo che contraddistingue l’approccio progettuale di Andrea Langhi Design nell’intervento realizzato all’interno dell’iconico Autogrill 1958 di Lainate, raccontato nell’episodio di Isplora Play Dal restauro all’architettura pop. Autogrill 1958, con la sua forma architettonica ardita e futuristica, è il risultato di tante suggestioni, storie e contenuti che convivono contemporaneamente: l’intervento di Andrea Langhi si inserisce in questo caleidoscopio figurativo, aggiungendo elementi moderni e attuali senza interferire con quelli passati, creando così un nuovo livello di contemporaneità.
Audacia, riguardo, contemporaneità: tre approcci per un risultato unico, un confronto vincente con l’architettura iconica.
Redazione Isplora
Crediti: immagini su gentile concessione di Calvi Ceschia Viganò Architetti Associati, Camilla Thermes, Andrea Langhi Design